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Il ciclo virtuoso dei rifiuti in Africa

An employee of a recycling plant sorts through plastic bottles at their factory at a dumping site on the outskirts of Uganda's capital Kampala

Più volte abbiamo denunciato il fatto che l’Africa, per le mafie,ma anche per imprenditori disonesti, è una pattumiera dove riversare, con le complicità e la corruzione, migliaia di tonnellate di rifiuti anche tossici.   Ma per fortuna la sensibilità ambientale avanza anche nel continente e sempre di più nascono iniziative e progetti di gestione sostenibile dei rifiuti come questo qui raccontato dalla nostra collaboratrice Annamaria Ceccarello.
Il ciclo virtuoso dei rifiuti in Togo si chiama AGR
Si tratta della Africa Global Recycling, una PMI del Togo, con sede nella capitale, che trasforma l’immondizia in oro.
In Togo, come nel resto dell’Africa, i rifiuti non sono trattati in alcun modo, se non attraverso il conferimento in discarica, ma secondo Edem d’Almeid trascurare la lavorazione dell’immondizia è molto di più che uno spreco.
Il giovane imprenditore, ha cominciato nel 2013 in un capannone di 600 mq in cui oggi lavorano trentacinque operai, ma che diventeranno il doppio nei prossimi mesi. Oggi ha una cinquantina di clienti, tra scuole, imprese, istituzioni pubbliche e ogni mese, nel suo magazzino, arrivano circa cento tonnellate di rifiuti.
Nella sua azienda il ciclo della lavorazione comincia con la separazione della carta dal cartone, dei colori, della plastica e delle gomme, dallo smontaggio di televisori frigoriferi e forni a micro onde. Dai rifiuti si ottengono fino a 45 tipi diversi di componenti che AGR rivende ad aziende che ne ricavano oggetti nuovi. Ciò che AGR ricava dalla vendita dei componenti lo spartisce con le aziende che le hanno fornito i rifiuti.
In questo modo, i rifiuti diventano materia prima e AGR ha restituito ai suoi clienti/fornitori, in quattro anni, più di un milione di euro.
L’attività economica di Edem, tuttavia, ha anche un importantissimo risvolto sociale. La AGR impiega 35 dipendenti provenienti da ambienti completamente diversi, persone che appartengono a una generazione spesso sacrificata, che credono di non aver alcun valore e nessun diritto perché non sono mai andate a scuola. Alla AGR, invece, hanno trovato il modo di riscattarsi, di affermarsi come individui e di veder riconosciuta la loro dignità.
E’ per questo che Edem si augura di raddoppiare presto i suoi dipendenti, cominciando con l’assunzione di nove operai nelle prossime settimane.

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